souvenir da parigi e stereotipi…

aprile 21, 2011 § 1 Commento

C’è una Parigi romantica, da cartolina, un po’ fighetta e un po’ leziosa, sempre con un gran gusto estetico. E’ la Parigi della Tour Eiffel e del Faubourg St Honorè, la Parigi dello shopping e delle vetrina color crema di Dior. E infatti, la  summa perfetta di quella Parigi lì è una pubblicità di Dior – anzi la “pub”, per dirla alla francese: lo spot di Miss Dior girato da Sofia Coppola: lì, nel bianco e nero con viraggio rosa, ci sono i macarons e la senna, i tetti e i boulevards.

E poi c’è la parigi bohemien, radical chic, champagne socialist, gauche caviar o bobo che dir si voglia. E’ la Parigi del Marais, dei bistrot agli angoli con i tavolini fuori e i francesi che leggono e prendono il sole con i ray-ban. Del vino rosso e dei gay, delle biciclette vecchio stile e del Velib’ (bike sharing alla francese). C’è un po’ di Italia anche in quella pariginità, ed è l’Italia della Vespa e della 500, benedetto lapo che è riuscito a vendere un’auto italiana a quei nazionalisti dei francesi. Ci sono ragazzi e ragazze con gli occhiali da nerd e il fisico da quindicenni, che lo sport non sanno neanche cosa sia, pallidi e spettinati e inevitabilmente belli, come i protagonisti del film di Bertolucci. Sono anticonformisti, loro, ma li riconosci da lontano e sono tutti vestiti un po’ uguali. Le ragazze hanno le ballerine rasoterra e i jeans skinny, magari con il risvolto, t-shirt possibilmente a righe (mariniére) e giacca sopra. Hanno i capelli raccolti con uno chignon morbido in alto, zero trucco e occhiali da sole di forma classica. Le più antinconformiste indossano scarpe di foggia maschile o shorts di jeans.
Torno a Torino, e frugo nell’armadio…dove diavolo ho messo quei jeans stretti e quel blazer nero?

Nelle immagini, le creazioni grafiche del “concept store” dedicato al cioccolato “Un dimanche a Paris”, che ha meravigliose vetrine che si affacciano su uno dei passage parigini. A proposito di luoghi-mito…

Dove sono?

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